di Mauro Aresu e Francesco Nardini – Ed. Ago & Filo (Palau) pag. 64 – €10
Prefazione di Franco Fresi, giornalista e scrittore
Quando Mauro Aresu, una decina di anni fa, parlò ad un gruppo di amici di Tempio delle sue scoperte nella Tomba di Giganti di li Mizzani, a pochi chilometri da Palau, qualcuno espresse apertamente la sua perplessità. Non era facile credere che tra le mani di un cercatore d’acqua, come lui si definiva, passasse assieme all’energia misteriosa che rivela la presenza del prezioso liquido, anche un fluido ancora più misterioso, scaturito dalle pietre millenarie di una Tomba Nuragica, capace di guarire alcuni disturbi fisici che, soprattutto dopo una certa età, affliggono il nostro corpo.
Mauro non si era fermato, diceva, al complesso cimiteriale di Li Mizzani. Prima di pronunciarsi con una certa sicurezza sul potere di queste antiche pietre aveva girato tutta la Gallura e mezza Sardegna alla ricerca di conferme. Ne aveva trovate a sufficienza; tanto da essere convinto della sua ipotesi: i resti delle costruzioni, non soltanto sepolcrali, prenuragiche e nuragiche, e il terreno sul quale furono costruite, emanano un’energia (Mauro in seguito ne avrebbe individuato e studiato il flusso e l’intensità) capace di influire beneficamente sul nostro corpo.
Nei giorni immediatamente successivi a quell’incontro venne a Luogosanto Giovanni Lilliu per parlare della situazione archeologica in Gallura. Gli si raccontò la scoperta di Mauro Aresu e gli si chiese se, a suo parere, poteva essere presa sul serio. Il Prof. ci pensò per qualche secondo, la fronte aggrottata, poi disse: << Non so che dire, ma una cosa è certa. I nostri “antenati”, quando sceglievano un sito per le loro misteriose costruzioni, non mettevano una pietra su un’ altra pietra prima di conoscere di quel luogo la posizione strategica, la salubrità dell’aria, la fertilità del terreno e un sacco di altre cose. Non mi stupirebbe quindi che, arguti com’erano, fossero in grado di individuare certe particolari proprietà del terreno (giacimenti minerari, proprietà delle acque) capaci di influire sul nostro corpo. Del resto i riti di incubazione nelle società primitive….>>.
Ma tutto questo è storia di ieri. Le conferme alle supposizioni di Mauro sono venute soprattutto dalle continue “visite” di centinaia di persone alla Tomba di Giganti di Li Mizzani, arrivati da ogni dove con la speranza di lasciarvi buona parte dei loro disturbi. E Mauro su questa strana “avventura” ha scritto anche un libro.
La storia di oggi vede invece Mauro Aresu, che intanto pare sia sul punto di svelare altri misteri sempre legati alle proprietà curative delle “sue tombe”, pronto a varare il suo secondo libro insieme all’amico Franco Nardini. E’ una guida intitolata Itinerando nella Gallura Antica vol. II ; alla ricerca e alla riscoperta di vecchi e nuovi complessi archeologici. Mauro alimenta la sua passione di rabdomante che sa quante cose la terra nasconde, oltre all’acqua, in attesa che qualcuno si prenda la briga di scoprirle. La guida non è che un breve viaggio attraverso alcuni paesi della Gallura (Aggius, Aglientu, Calangianus, Golfo Aranci, Luogosanto, Tempio, Trinità d’ Agultu, ecc.) presentati in ordine alfabetico, con uno suo scopo ben preciso: censire il patrimonio archeologico del loro territorio, dai resti dei primi insediamenti umani ai ruderi di castelli, ville e chiese medioevali. Ad ogni paese sono dedicate una o più schede , secondo il numero dei siti censiti. Ogni scheda, con il nome del monumento all’inizio, è preceduta da una breve presentazione del luogo da visitare (come si raggiunge). I testi scritti in forma semplice e pertinente, non indulgono a inutili “di più” che quasi sempre complicano e banalizzano un discorso più che facilitarne la comprensione. E’ questo uno dei pregi della guida. Un altro è dato dalla cura nella ricerca di documentazioni puntuali e dall’aggiornamento di dati su monumenti poco noti.
La guida si chiude con alcune preziose pagine di “lineamenti della preistoria e protostoria della Gallura ” scritte da Giovanni Lilliu e datate 28 aprile 1991.
Le notizie contenute in queste pagine, ben chiare agli studiosi e in buona parte conosciute, sono per i fruitori della guida un autentico tesoro anche perché rese comprensibili da una scrittura piana ed essenziale.
Cosa chiedere di più ad un rabdomante per diletto che, abbandonata la sua bacchetta magica rivelatrice di vene d’acqua nascoste nel ventre della terra, si mette ad indagare e riscoprire in superficie ciò che i nostri antichi padri ci hanno lasciato in eredità?
Elenco degli argomenti trattati:
- Nuraghe Izzana (Aggius)
- Nuraghe Tuttusoni (Aglientu)
- Nuraghe Finucchjaglia (Aglientu)
- Monti di Deu – Tomba di Giganti di Pascaredda (Calangianus)
- Monti di Deu – La fonte di li Paladini (Calangianus)
- Pozzo sacro Milis (Golfo Aranci)
- Castello di Baldu (Luogosanto)
- Castello di Balajana (Luogosanto)
- La chiesa dei Santi Nicolò e Trano (Luogosanto)
- La Basilica della Natività della B.V. Maria (Luogosanto)
- Dolmen di Alzoledda (Luras)
- Dolmen di Bilella (Luras)
- Dolmen di Ciuledda (Luras)
- La Allée couverte di Ladas (Luras)
- Olivastro centenario (Luras)
- San Simplicio (Olbia)
- Santa Maria delle Grazie (S. Maria Coghinas)
- Nuraghe Maiori (Tempio)
- Nuraghe Polcu ( Tempio)
- Nuraghe Tanca Manna (Tempio)
- Chiesa di San Pietro Apostolo – (Tempio)
- Nuraghe Paduledda (Trinità d’ Agultu)
- Magnetismo ed archeologia
- Lineamenti della preistoria e protostoria della Gallura a cura di G. Lilliu
- Riferimenti bibliografici
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